mercoledì 3 giugno 2009

Bing Travel, niente di nuovo sotto il sole?

E' ufficialmente online la versione beta del nuovo motore di ricerca di Microsoft, denominato Bing.

Non mi soffermo sulla parte che riguarda il motore di ricerca vero e proprio, ma ho speso qualche minuto per provare la sezione travel, al momento anch'essa in beta e disponibile solo in lingua Inglese.

Devo dire sinceramente che se non ci fosse il marchio Microsoft in fondo alla pagina avrei liquidato la visita con pochi click, tanto l'impressione è di qualcosa "già visto". Certo, ci sono tutte le features all'ultima moda, mappe ad altissima qualità, comparazione prezzi, addiritura il farecast per i voli (previsione di prezzi) ed il rate indicator (deal, average, not deal) per gli alberghi, un gran lavoro dietro, ma l'impressione è fredda, e soprattutto manca a prima vista qualunque implicazione sociale. Trovo solo le reviews di TravelPost e solo su hotels Americani (vabbè, è una beta), ma soprattutto non trovo la possibilità di lasciare nuovi commenti o instaurare rapporti con chicchessia.
L'acquisto passa sempre tramite i classici affiliate programs di Expedia, Hotels.com, Orbitz, Priceline e simili, quindi siamo di fronte ancora una volta ad un aggregatore che di suo non aggiunge e non può aggiungere niente perchè non possiede i contenuti e tantomeno i contratti con gli hotels. Un mashup puro che riconfeziona in modo elegante roba già disponibile, senza valore aggiunto.

La domanda mi nasce spontanea: perchè dovrei usare Bing invece di Expedia o di Kayak che ha praticamente anche la stessa interfaccia di presentazione degli hotels? Dove sta il vantaggio per l'utente a parte il gradevole aspetto e la proverbiale efficienza Microsoft? Chi lo ha colto e me lo spiega mi fa un favore.

Ammetto di essere un utente esigente e smaliziato, che ormai giudica obsoleto quasi tutto quello che passa in rete, ma non ditemi che fare i quiz su Twitter dove si vincono buoni sconto (http://twitter.com/fareologist) è fare del Web 2.0.


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