venerdì 8 agosto 2008

Twitter come strumento di Marketing Turistico

In un post molto azzeccato, Francesco Piersimoni parla di come Utilizzare Twitter sul sito dell'hotel.

Ho scoperto da poco twitter e l'ho trovato un idea valida sotto alcuni punti di vista, anche se ci sono degli aspetti da valutare con attenzione in un uso orientato al marketing. Ecco l'idea che mi sono fatto:
  • E' poco invasivo, tu selezioni la tua rete di contatti e decidi chi seguire, ma non puoi costringere gli altri ad ascoltarti.
  • Ha dinamiche Push, quindi puoi arrivare immediatamente a qualcuno con il tuo messaggio, se lui ha deciso di seguirti perchè ritiene importante quello di cui parli.
  • E' sintetico, perchè deve star tutto in 140 caratteri, un elogio alla brevità.
  • E' fortemente orientato al mobile, il suo device ideale è lo smartphone, e con l'arrivo in Italia dell' iPhone aumenterà sicuramente il numero di twitteriani. Per ora è un servizio "di nicchia".
  • Ci si fa prendere facilmente la mano, e dopo un pò sapere in tempo reale quando qualcuno si alza e quando mangia diventa noioso, naturalmente quando il soggetto che scrive parla solo di se stesso e non di qualcosa. Per ora la maggior parte degli utenti lo usa come se fosse al Grande Fratello.

La domanda se Twitter possa essere usato efficacemente come veicolo di marketing per un hotel o in generale per il turismo mi intriga.

Diciamo che il presupposto fondamentale è che l'utente, nella sua accezione più vasta, trovi interessante il canale e dicida di seguirlo (follow). Per far questo è però necessario che sia già in qualche modo interessato al prodotto o al servizio, e che quindi decida di seguirne gli sviluppi prima di acquistare, magari per vedere se nei giorni seguenti c'è qualche modifica, o qualche sconto di cui approfittare, o qualche notizia rilevante che può cambiare i suoi piani.

In realtà Twitter può essere usato sia come strumento marketing che come strumento post-vendita e di fidelizzazione, dipende dal tipo di messaggi che si inviano, perchè chi ha prenotato in hotel è fortemente interessato a sapere cosa succede prima del suo arrivo, e se promettiamo di aggiornarlo in tempo reale su ogni variazione probabilmente sarà anche più invogliato a prenotare.

Leggere sul twitter di un hotel cose come ad esempio: "Oggi 70 ospiti al ristorante, il pesce era squisito", oppure "oggi bel tempo, ospiti in spiaggia", o ancora "domani sera barbecue in piscina", sicuramente coinvolgono il possibile cliente facendolo sentir parte della comunità, e gli danno la tranquillità che nei giorni che precedono il suo arrivo potrà comunque sapere come è il tempo, quello che succede in hotel o in città , e cose del genere, che a mio avviso sono più coinvolgenti che leggere uno scarno "per questa settimana 3 notti al prezzo di 2". Dopo poco tempo, temo, l'utente smetterà di seguire, perchè le offerte si ripeteranno immancabilmente, più o meno uguali, diventando noiose e quasi fastidiose.

Estendendo il concetto dal singolo hotel al portale turistico, il twitter che parla della singola destinazione può fidelizzare chi sta programmando una vacanza in quel luogo, soprattutto se parla di cose pratiche e non promuove solo i servizi del portale. La vendita non deve venire dal twitter, ma dal senso di appartenenza che twitter instaura fra il cliente ed il fornitore per il valore aggiunto di contenuti che trasmette, e per quel senso di "umano" che fa sentire dietro alla pagina web.

Resta il fatto che il tempo da dedicare per rendere twitter uno strumento di marketing efficace può essere notevole, e bisogna essere molto motivati per trovare ogni giorno, se non ogni ora, la frase giusta da inviare nell'etere per chi è in ascolto.

Continuerò a rifletterci...forse escogiterò qualcosa di pratico da sperimentare.

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