giovedì 31 luglio 2008

Dynamic Packaging - Parte 3

Abbiamo visto nei due post precedenti dedicati al Dynamic Packaging che occorre un sistema innovativo di aggregazione dei diversi fornitori che vada oltre il vecchio GDS, che fino a pochi anni fa era l'unico sistema in grado di accedere con un unico "verbo" a voli, hotels, car rental ed altri servizi.

Il linguaggio XML, rappresenta oggi nei progetti e nelle speranze di molti la strada maestra per accedere a sistemi eterogenei di interrogazione e prenotazione verso fornitori diversi. Ormai da anni, ogni fornitore di servizi turistici che abbia ambizioni espansionistiche sul mercato, web e non solo, ha dovuto implementare la propria interfaccia XML per accedere ad altri sistemi o per rendere il proprio sistema accessibile ad altri. Ma quale è il livello di standardizzazione che oggi è disponibile per questo tipo di interfacce?

Le specifiche OTA di Open Travel Alliance sono da anni lo standard, almeno sulla carta, in quanto sviluppate da una organizzazione indipendente alla quale aderiscono tutti i maggiori attori del mercato turistico mondiale. Ogni anno le specifiche si arricchiscono di nuove funzionalità, di set di messaggi dedicati a settori emergenti (ad esempio la prenotazione di crociere o di eventi complessi quali i congressi) ma gli scogli da superare sono a mio parere due:
  • Complessità dell'architettura: per uno sviluppatore, costretto a districarsi fra centinaia di schemi XML, può impiegare mesi a costruire una interfaccia che renda compatibile con le specifiche OTA la propria base dati. Inutile dire che gli skills necessari per questo tipo di attività non sono fra i più comuni, in quanto non basta un buon programmatore, ma occorrono conoscenze molto specifiche e grande esperienza nel settore.
  • Alti costi di implementazione: la conseguenza è che solo grosse realtà dotate di ampie risorse da dedicare allo sviluppo, possono affrontare questa impresa.

Agli altri, ai piccoli fornitori, ai piccoli siti web ed a tutti coloro che non possono permettersi per ragioni di risorse umane od economiche di aderire alle specifiche OTA, resta solo l'alternativa di realizzare piccole interfacce ad-hoc verso ogni singolo partner (fornitore/distributore) con il quale devono scambiare dati.

Non mancano infine gli esempi anche di grosse realtà che hanno preferito sviluppare un proprio protocollo propietario costringendo dall'alto del loro potere contrattuale coloro che vogliono attingere dati dal loro database a realizzare una interfaccia ad hoc. Tutto questo rende l'integrazione di più sistemi molto difficile, complicato e soprattutto costoso.

C'è una alternativa?

Ne parleremo nella quarta parte

continua...

1 commento:

Unknown ha detto...

Ciao Paolo, Piacere di conoscerti. Il semantico mi ha portato a te appena on line! hihihi interessante il tuo post. :=)
E se l'alternativa adesso è reale? :P